DISCIPLINARE PER IL CONTROLLO UFFICIALE DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DELLA DISPLASIA DEL GOMITO DEI CANI ISCRITTI AL LIBRO GENEALOGICO

Approvato con D.M. n° 20688 del 12.3.2002

Art. 1
L’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI), ai fini dell’attività selettiva di cui all’articolo 10, lettera c) delle norme tecniche del disciplinare del libro genealogico del cane di razza, per il controllo delle malattie ereditarie:
a) displasia dell’anca;
b) displasia del gomito,
si utilizzano i dati raccolti secondo le modalità previste dal presente disciplinare, in conformità alle regole approvate dalla Federazione Cinologica Internazionale (FCI) in data 14.6.1991.

Art. 2
L’Ufficio Centrale del libro genealogico deve:
a) raccogliere ed elaborare i dati provenienti dal controllo delle malattie ereditarie del cane, secondo le indicazioni tecniche elaborate e fornite dalla Commissione Tecnica Centrale (CTC), al fine di predisporre degli studi e dei piani di selezione correlati alla prevalenza delle varie malattie ereditarie nelle diverse razze canine allevate in Italia;
b) stabilire il protocollo per la diagnosi e le certificazioni ufficiali della displasia dell’anca e della displasia del gomito dei cani di razza, in accordo con i protocolli internazionali promossi dalla FCI;
c) registrare sul registro del libro genealogico la valutazione ufficiale per la displasia dell’anca e la displasia del gomito;
d) registrare l’avvenuto controllo della displasia dell’anca e della displasia del gomito sul certificato genealogico.

Art. 3
L’ENCI, su parere conforme della CTC riconosce, ai fini di cui all’articolo 1 e in base a quanto previsto all’articolo 4 del presente disciplinare, l’accreditamento delle Centrali di lettura e dei lettori ufficiali autorizzati a certificare la displasia dell’anca e la displasia del gomito nei cani registrati nel libro genealogico.

Art. 4
Sono Centrali di lettura ufficiale, le Centrali di lettura riconosciute dall’ENCI, sulla base del protocollo di cui all’allegato n° 1.

Art. 5
Con apposito accordo, l’ENCI può delegare le Centrali di lettura ed i lettori ufficiali riconosciuti ad effettuare direttamente la registrazione dell’avvenuto controllo sul certificato genealogico, purché:
a) utilizzino un apposito timbro fornito od approvato dall’ENCI;
b) eseguano la registrazione in un apposito spazio del certificato stabilito dall’ENCI;
c) provvedano a comunicare all’ENCI, nel termine massimo di trenta giorni, il giudizio della lettura ufficiale, fornendo tutti i dati relativi di cui all’articolo 13.

Art. 6
1. Il controllo delle malattie della displasia dell’anca e della displasia del gomito e relative certificazioni veterinarie devono avvenire conformemente alle norme F.C.I. esplicitate nell’allegato n° 2.
2. Le modifiche all’allegato n. 2, conseguenti alle norme approvate dalla FCI, sono direttamente applicabili previa comunicazione al Ministero delle politiche agricole e forestali.

Art. 7
I medici veterinari, che intendono eseguire i controlli ufficiali per queste malattie sui cani di razza iscritti nel libro genealogico del cane di razza, devono essere iscritti ad un Ordine Provinciale e devono sottoscrivere un accordo con una delle Centrali di Lettura ufficiali accreditate dall’ENCI in cui dichiarano anche:
a) di accettare e di seguire il presente disciplinare;
b) di poter disporre di un’apparecchiatura per la diagnostica radiografica a norma di legge;
c) di inviare alla Centrale di lettura di riferimento due radiografie di prova per ciascuna malattia, per dimostrare il corretto posizionamento del cane per l’esame radiografico, a meno che siano già stati accettati come referenti della Centrale prima dell’emanazione del presente disciplinare.

Art. 8
I medici veterinari che hanno stipulato un accordo con una delle Centrali di lettura riconosciute dall’ENCI, provvedono ad inviarvi direttamente il/i radiogramma/i eseguito/i, il certificato genealogico del cane controllato ed il modulo di accompagnamento.

Art. 9
I medici veterinari che hanno stipulato un accordo con una delle Centrali di lettura riconosciute dall’ENCI utilizzano i loro moduli di accompagnamento su cui devono comparire i seguenti dati:
a) nome del cane come da certificato genealogico;
b) numero di registrazione ROI o RSR;
c) sesso e data di nascita del cane;
d) codice d’identificazione del cane (tatuaggio / microchip);
e) nome, cognome ed indirizzo del proprietario registrato sul certificato genealogico;
f) data di esecuzione dell’esame radiografico;
g) nome, cognome ed indirizzo del medico veterinario che ha eseguito l’esame radiografico e suo numero di registrazione presso la Centrale di lettura.

Art. 10
Sul modulo di accompagnamento dell’esame radiografico devono comparire anche le seguenti dichiarazioni:
a) dichiarazione del proprietario del cane sottoposto all’esame radiografico che attesta l’autenticità della sua identità;
b) dichiarazione del proprietario che autorizza la Centrale di lettura a trattenere il radiogramma/i;
c) dichiarazione del medico veterinario che ha eseguito l’esame radiografico di aver verificato l’identità del cane; d) dichiarazione del medico veterinario di aver eseguito l’esame radiografico con un adeguato stato di rilassamento muscolare del cane.

Art. 11
1. La Centrale di lettura valuta e certifica gli esami radiografici ricevuti dai medici veterinari referenti, applicando le classificazioni della displasia dell’anca e del gomito descritte negli allegati 4 e 5, fornendo anche il Certificato Internazionale di cui all’allegato 6.
2. Le Centrali di Lettura possono integrare le valutazioni sopra riportate con altre valutazioni addizionali (per la displasia dell’anca l’attribuzione del punteggio di Willis adottata da BVA-KC, la classificazione a punti di Fluckiger adottata in Svizzera, la suddivisione in 1° e 2° grado di ciascuno dei cinque gradi della classificazione FCI, proposta dalla stessa FCI).

Art. 12
La Centrale di lettura provvede ad inviare all’ENCI ed alle Associazioni specializzate di razza riconosciute, con cadenza mensile, i seguenti dati relativi alle letture ufficiali eseguite:
a) nome del cane;
b) razza;
c) sesso e data di nascita;
d) numero del certificato libro genealogico;
e) codice d’identificazione del cane (tatuaggio / microchip);
f) nome, cognome ed indirizzo del proprietario;
g) data e tipo di esame eseguito;
h) nome del medico veterinario che ha eseguito l’esame radiografico ed il suo numero di registrazione alla Centrale di lettura di riferimento;
i) giudizio della Centrale di lettura sulla patologia controllata e data della lettura.

Art. 13
La Centrale di lettura provvede ad archiviare gli esami radiografici pervenuti e certificati, per almeno dieci anni, unitamente alla relativa documentazione (copia del modulo di accompagnamento, copia del certificato genealogico, copia del referto ufficiale), garantendo la sicurezza della conservazione.

Art. 14
In caso di contestazione del giudizio espresso da una Centrale di lettura, la richiesta di appello viene indirizzata all’ENCI e deve essere accompagnata da una certificazione veterinaria che fornisca una valutazione diversa da quella certificata dalla Centrale. Per l’appello, l’ENCI farà riferimento alle apposite Commissioni di esperti internazionali per la displasia dell’anca e per la displasia del gomito approvate dal Consiglio Generale della FCI, secondo le modalità internazionali da esso stabilite.

Art. 15
L’ENCI si riserva la facoltà di procedere a delle verifiche su cani già giudicati, sia per controlli randomizzati, sia per motivato sospetto di irregolarità, richiedendo la ripetizione dell’esame radiografico, con la presenza di un delegato ENCI e del proprietario del cane.

Art. 16
1. Le Centrali di lettura riconosciute dall’ENCI hanno pari dignità, scopi e funzioni.
2. L’allevatore ed il proprietario del cane sono liberi di rivolgersi a qualunque medico veterinario che effettui il controllo ufficiale della displasia dell’anca e/o del gomito, indipendentemente dalla Centrale di lettura cui egli è convenzionato.
3. Le associazioni specializzate di razza che, con approvazione della CTC, richiedono il controllo o l’esenzione (per determinati gradi) da queste malattie per prove di selezione, devono fare riferimento a tutte le Centrali di lettura riconosciute dall’ENCI.

Art. 17
Le Tariffe massime applicate dalle Centrali di lettura ufficiali devono essere concordate annualmente con l’ENCI, in occasione della riunione annuale di cui alla lettera a) dell’allegato 1.

Art. 18
1 . Se allevatore o proprietario di cani, il lettore ufficiale non può effettuare diagnosi ufficiale di displasia dell’anca e/o del gomito per soggetti nati nel proprio allevamento o per soggetti che siano o siano stati di sua proprietà.
2. La funzione di lettore ufficiale è incompatibile con l’attività di esperto giudice per le razze soggette al controllo delle displasie dell’anca e/o del gomito.

Art. 19
Nel caso di accertata inadempienza al presente Disciplinare, l’ENCI richiama la Centrale di lettura coinvolta al rispetto assoluto delle norme contenute. In caso di grave o ripetuta inadempienza l’incarico ufficiale può essere revocato.

Art. 20
1. L’ENCI riconosce, per cani di proprietà di cittadini italiani, anche le certificazioni ufficiali rilasciate da altre Centrali di lettura accreditate da Kennel Club di Paesi dell’Unione europea aderenti alla FCI purché aderiscano al presente disciplinare.
2. L’ENCI riconosce inoltre, per cani di proprietà di cittadini stranieri, le certificazioni ufficiali rilasciate da altre Centrali di lettura accreditate da Kennel Club di altri Paesi dell’Unione europea e di Paesi terzi aderenti alla FCI, dall’ Orthopaedic Foundation for Animals (OFA) negli Stati Uniti e dalla BVA/KC in Gran Bretagna, solamente se effettuate su cani i cui proprietari siano cittadini dei rispettivi Paesi.

Art. 21
Le modifiche al presente disciplinare, di iniziativa del Ministero delle politiche agricole e forestali entrano in vigore dalla data del relativo decreto di approvazione, quelle proposte dall’ENCI, previo conforme parere della CTC, devono essere trasmesse al Ministero delle politiche agricole e forestali, entro 60 giorni dalla data di delibera della CTC. Le modifiche entrano in vigore dalla data del relativo decreto di approvazione.

Visto si approva
Giuseppe Ambrosio
Direttore Generale
12-03-02

ALLEGATO N° 1
Requisiti delle Centrali di lettura Ufficiale
1. Centri di lettura accreditati

1.1 Le Centrali di lettura per la displasia dell’anca che utilizzano lettori accreditati per la certificazione della displasia dell’anca dal Presidente della Commissione Scientifica della FCI, Prof. Wilhelm Brass, o da un esperto tra quelli indicati dalla FCI come referenti internazionali di appello per la displasia dell’anca, sono di fatto riconosciute dall’ENCI come Centrali di lettura ufficiale per la displasia dell’anca, purché:
a) sottoscrivano un accordo in cui dichiarano di accettare e di seguire il presente disciplinare;
b) ogni Centrale di lettura disponga di almeno un lettore ufficiale accreditato per la displasia dell’anca;
c) i lettori ufficiali delle varie Centrali di lettura si riuniscano almeno una volta all’anno, in presenza del Presidente della CTC o di un suo delegato, per confrontarsi tra di loro sui criteri di valutazione radiografica della displasia dell’anca, portando ciascuno un numero di casi valutati nell’anno precedente, scelti in modo casuale dal Presidente della CTC o da un suo delegato, al fine di effettuare una verifica incrociata e di armonizzare i giudizi forniti da ciascun lettore;
d) i lettori ufficiali non ricadano nelle condizioni di incompatibilità elencate nell’articolo 19 del disciplinare.

1.2 Le Centrali di Lettura per la displasia dell’anca riconosciute dall’ENCI ai sensi del presente articolo possono estendere la loro competenza anche alla lettura per la displasia del gomito purché:
a) disponga di almeno un lettore ufficiale accreditato da un esperto tra quelli indicati dalla FCI come referenti internazionali di appello per la displasia del gomito;
b) i lettori ufficiali accreditati per la displasia del gomito delle varie Centrali di lettura si riuniscano almeno una volta all’anno, in presenza del Presidente della CTC o di un suo delegato, per confrontarsi tra di loro sui criteri di valutazione radiografica della displasia del gomito, portando ciascuno un numero di casi valutati nell’anno precedente, scelti in modo casuale dal Presidente della CTC o da un suo delegato, al fine di effettuare una verifica incrociata e di armonizzare i giudizi forniti da ciascun lettore;
c) i lettori ufficiali non ricadano nelle condizioni di incompatibilità elencate nell’articolo 18 del disciplinare.

2. Accreditamento nuove Centrali di lettura

Una nuova Centrale di lettura, per poter ottenere l’accreditamento dell’ENCI come Centrale di lettura ufficiale, deve poter:
a) disporre di almeno un lettore ufficiale che abbia ottenuto l’accreditamento per la displasia dell’anca e per la displasia del gomito da parte di almeno due esperti ciascuno facenti parte degli elenchi degli esperti internazionali per la displasia dell’anca e per la displasia del gomito approvati dalla FCI, oppure da parte di una Commissione apposita nominata dalla CTC, sulla base di una valutazione correttamente eseguita di almeno cinquanta casi, di diverse razze, di displasia dell’anca e di cinquanta casi di displasia del gomito, scelti a cura della Commissione stessa;
b) ottemperare ai requisiti richiesti dal punto 1;
c) con la stessa procedura di cui alla lettera a) vengono accreditati anche i nuovi lettori ufficiali proposti dalle Centrali di lettura ufficiali già riconosciute dall’ENCI.

ALLEGATO N° 2
Modalità di esecuzione degli esami radiografici per la displasia dell’anca e del gomito nel cane

1. Il controllo ufficiale della displasia dell’anca e della displasia del gomito viene eseguito mediante un esame radiografico effettuato da un medico veterinario sul cane posto in anestesia od in sedazione profonda, per ottenere un adeguato rilassamento muscolare, e nella proiezione radiografica richiesta per ciascuna malattia controllata.

2. La qualità tecnica delle radiografie ed il posizionamento devono essere tali da consentire una diagnosi accurata delle malattie controllate. In caso di qualità o posizionamento inadeguati, la Centrale di lettura richiede al medico veterinario referente di ripetere l’esame radiografico, senza ulteriore spesa per il proprietario del cane.

3. La proiezione radiografica richiesta per il controllo della displasia dell’anca è quella definita dalla FCI come standard 1: proiezione ventro-dorsale delle anche con arti estesi e paralleli tra di loro, paralleli al piano sagittale del cane ed il più possibile paralleli al piano del tavolo radiografico, con rotazione interna dei femori tale da posizionare le rotule all’interno dei condili femorali e bacino simmetrico, con una densità radiografica tale da permettere la visualizzazione del bordo dorsale dell’acetabolo, utilizzando una pellicola radiografica di dimensioni tali da contenere entrambe le articolazioni delle anche ed entrambe le rotule.

4. La proiezione radiografica richiesta per il controllo della displasia del gomito è quella richiesta dalla FCI in accordo con l’International Elbow Working Group (IEWG): proiezione medio-laterale con il gomito flesso a 45°. E’ raccomandata, ma facoltativa anche un’ulteriore proiezione in posizione cranio-caudale con gomito esteso e con 15° di pronazione del piede.

5. Sulla radiografia deve comparire il numero di registrazione ROI o RSR, la data di esecuzione della radiografia e le lettere D o S (R o L) ad indicare il lato destro o sinistro dell’anca od il gomito destro o sinistro; questi dati devono essere impressi sull’emulsione della pellicola al momento dello sviluppo, mediante un fototimbro o mediante nastri o lettere radio-opachi applicati sulla cassetta radiografica prima dell’esposizione.

6. L’età minima per il controllo ufficiale della displasia dell’anca e della displasia del gomito varia da un anno ad un anno e mezzo in funzione della razza, come specificato nell’allegato 3.

7. Il medico veterinario, prima di eseguire l’esame radiografico ufficiale deve verificare sul certificato genealogico la corrispondenza del proprietario del cane con il proprietario ivi registrato, la corrispondenza del tatuaggio o del codice di microchip con l’identificazione ivi registrata, il conseguimento dell’età del cane richiesta nell’articolo 12 del disciplinare, e che non figuri un timbro che indichi che il cane sia già stato sottoposto a quell’esame.

8. I cani sottoposti al controllo ufficiale della displasia dell’anca e della displasia del gomito devono essere identificati secondo le modalità previste dalle norme tecniche del libro genealogico.

9. La certificazione ufficiale del grado di displasia deve essere eseguita unicamente presso una Centrale di lettura da un lettore ufficiale riconosciuto dall’ENCI.

ALLEGATO N. 3
Età minima per l’esame radiografico ufficiale nelle varie razze

1. L’età minima per l’esame radiografico per la displasia dell’anca è di 12 mesi per tutte le razze, con le eccezioni seguenti:
a) 15 mesi per le razze Bovaro del Bernese, Grande Bovaro Svizzero, Briard e Rottweiler;
b) 18 mesi per le razze Bullmastiff, Cane da montagna dei Pirenei, Cane di San Bernardo, Dogue de Bordeaux, Alano, Leonberger, Pastore Maremmano Abruzzese, Mastiff, Mastino Napoletano, Terranova e Landseer continentale.
2. L’età minima per l’esame radiografico per la displasia gomito è di 12 mesi per tutte le razze.

ALLEGATO N. 4
Classificazione FCI della displasia dell’anca

Grado A: nessun segno di displasia dell’anca (HD 0 / HD -).
La testa del femore e l’acetabolo sono congruenti. Il bordo craniolaterale appare netto e leggermente arrotondato. Lo spazio articolare risulta netto ed uniforme. L’angolo acetabolare secondo Norberg è di circa 105° o superiore. Quando inoltre il bordo craniolaterale circonda leggermente la testa del femore in direzione laterocaudale, la conformazione articolare viene definita “eccellente” (A1).

Grado B: articolazione dell’anca quasi normale (HD 1 / HD +/-).
La testa del femore e l’acetabolo appaiono leggermente incongruenti e l’angolo acetabolare secondo Norberg è di circa 105° oppure il centro della testa del femore si trova medialmente al bordo acetabolare dorsale con congruità della testa del femore e dell’acetabolo.

Grado C: leggera displasia dell’anca (HD 2 / HD +).

La testa del femore e l’acetabolo appaiono incongruenti, l’angolo acetabolare secondo Norberg è di circa 100° e/o il bordo craniolaterale risulta appiattito. Possono essere presenti irregolarità o segni minori di modificazioni osteoartrosiche a carico del margine acetabolare craniale, caudale o dorsale o della testa e del collo del femore.

Grado D: media displasia dell’anca (HD 3 / HD ++).

Incongruità evidente tra la testa del femore e l’acetabolo con sublussazione. L’angolo acetabolare secondo Norberg è superiore a 90°. Saranno presenti un appiattimento del bordo craniolaterale e/o segni di osteoartrosi.

Grado E: grave displasia dell’anca (HD 4 / HD +++).

Sono presenti modificazioni marcate di tipo displastico delle anche, come lussazione o sublussazione distinta, un angolo acetabolare secondo Norberg inferiore a 90°, un evidente appiattimento del margine acetabolare craniale e deformazione della testa del femore (a forma di fungo o appiattita) o la presenza di altri segni di osteoartrosi.

ALLEGATO N. 5
Classificazione FCI – IEWG della displasia del gomito

– Grado 0: gomito normale
non si riscontrano alterazioni;

– Grado I°: artrosi leggera
è presente una formazione di osteofiti di ampiezza inferiore a 2mm; e/o appare un aumento di sclerosi dell’osso subcondrale nella regione della parte distale dell’incavo trocleare dell’ulna; e/o appare uno scalino evidente tra la testa del radio e la parte caudale dell’incavo trocleare nella proiezione sagittale;

– Grado II°: artrosi moderata
è presente una formazione di osteofiti di ampiezza tra 2 e 5 mm;

– Grado III°: artrosi grave
è presente una formazione di osteofiti di ampiezza superiore a 5 mm; l’evidenza di un processo coronoideo mediale frammentato, di una OCD del condilo mediale o di una mancata unione del processo anconeo comportano il grado III° indipendentemente dal grado di artrosi presente; anche i cani sottoposti ad interventi chirurgici per patologie del gomito da sviluppo devono essere classificati come Grado III°, se l’intervento eseguito è dimostrabile.