Ora che la primavera è iniziata dobbiamo prestare attenzione durante le passeggiate con i nostri amici a quattro zampe al pericolo della processionaria. Di cosa si tratta? La processionaria del pino, il cui nome scientifico è “Thaumetopoea Pityocampa” e la processionaria della quercia, il cui nome scientifico è “Thaumetopoea Processionea” sono lepidotteri, ovvero gli insetti che allo stato adulto vengono chiamati comunemente farfalle. Questi insetti nidificano generalmente su pini, larici, cedri e querce, creando dei nidi di dimensioni variabili e dall’aspetto simile ad ovatta.  Nello stadio larvale questi insetti raggiungono la lunghezza di circa 1-4 cm e sono noti con il nome di processionaria perchè quando fuoriescono dal nido, in primavera, scendono dagli alberi e strisciano sul terreno in fila indiana uno dietro l’altro, formando  appunto una vera e propria processione, finchè si interrano per poi maturare nella forma della falena. Il nostro cane, incuriosito dalla presenza di questi bruchi, potrebbe voler avvicinarsi ad essi con l’intento di annusarli e leccarli. Fate attenzione! Nella forma larvale la processionaria è infatti ricoperta da peli urticanti che, una volta entrati in contatto con la pelle dell’individuo, uomo o animale che sia, rilasciano una sostanza tossica. Questa tossina è particolarmente forte e può provocare gravi irritazioni ed infiammazioni, originando un eritema papuloso pruriginoso. Se entra in contatto con gli occhi, la cute, le mucose, il tartufo o la lingua, può causare ferite e lesioni sensibili a necrotizzarsi, ovvero a provocare la morte del tessuto cellulare della zona colpita. I peli possono essere respirati, causando una grave infiammazione dell’apparato respiratorio e deglutiti, causando grave infiammazione ed ingrossamento della lingua tale da soffocare l’animale.

Se durante le uscite con il nostro cane rileviamo la presenza della processionaria, sarà essenziale prendere tempestivamente delle precauzioni, così come conoscere i sintomi che indicano un possibile contatto con il nostro cane:

  • Ipersalivazione
  • Edema della glottide
  • Dolore
  • Infiammazione della pelle
  • Reazione allergica
  • Irritazione cutanea
  • Vesciche
  • Ulcere
  • Necrosi della parte colpita
  • Infiammazione della lingua, esofago e stomaco
  • Lingua rossa, violacea, nera
  • Malessere generale
  • Nervosisimo
  • Prurito
  • Problemi respiratori
  • Shock anafilattico
  • Vomito emorragico
  • Diarrea emorragica

Nel caso in cui il nostro cane si sia avvicinato troppo a questi bruchi o nel caso in cui ne abbia annusato, leccato o mangiato uno o più, ecco qualche consiglio per un immediato soccorso al cane.

Evitando di usare le mani nude, rimuovere i parassiti o i peli urticanti rimasti sul pelo e sulla pelle del cane

  • Lavare con abbondante acqua e bicarbonato di sodio la zona interessata
  • Evitare di sfregare, manipolare o premere su eventuali ferite
  • Rivolgersi con la massima urgenza al veterinario per avviare i trattamenti di emergenza

Le conseguenze del contatto o dell’ingestione della processionaria nel cane possono essere gravi e letali se il cane non viene curato in tempo.

Prevenire è meglio che curare, quindi da primavera e per tutta estate è necessario prestare la massima attenzione durante le uscite e le passeggiate nelle aree verdi alberate, parchi gioco, giardini pubblici, viali oltre che, ovviamente, alle aree boschive. Chi dovesse avvistare nidi di processionarie o processionarie già discese sul terreno è pregato di darne tempestiva comunicazione alle autorità competenti in modo da poter predisporre la bonifica della zona.